Per molti anni, il microbiota intestinale è stato definito come una comunità di microrganismi composta da batteri, protisti, funghi e virus. Inoltre può anche essere descritto come una miscela tipicamente complessa di gruppi batterici che colonizzano in una data area del tratto gastrointestinale umano o animale specie se interessato da una malattia o a seguito di un intervento chirurgico. Si tratta infatti di agenti patogeni benefici che devono interagire tra loro affinché il processo microbiota venga garantito. In riferimento a ciò, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali benefici può apportare all’organismo umano una corretta funzione microbiota intestinale.
Che cosa si intende per microbiota intestinale?
Con il termine di microbiota intestinale si definisce un insieme di batteri, parassiti, lieviti e virus che interagiscono tra loro in modo equilibrato grazie ad una condizione denominata in gergo eubiosi. Quest’ultima tra l’altro è importante in quanto consente alle varie componenti del microbiota stesso di funzionare efficacemente e garantire la perfetta gestione dell’apparato intestinale. Grazie a ciò, il microbiota favorisce il metabolismo, effettua la sintesi di alcune sostanze indispensabili per l’organismo come ad esempio quelle enzimatiche, e di conseguenza svolge un ruolo protettivo del sistema immunitario eliminando agenti patogeni tossici. Detto ciò, vale la pena aggiungere che le suddette comunità batteriche fondamentalmente sono quattro e note rispettivamente con i nomi di: Bacteroides, Firmicutes, Proteobacteria e Actinobacteria. I primi due sono quelli maggiormente presenti nel tratto intestinale. Infatti, sono stimabili intorno al 90% e che come è stato scientificamente provato, se intatta può scongiurare molte malattie tipiche dell’apparato digerente oltre ad altre patologie.
Quali sono le cause che impediscono l’eubiosi?
Quando l’eubiosi non funziona correttamente ossia non esiste una perfetta sinergia tra batteri, parassiti, lieviti e virus che interagiscono tra loro, il motivo è spesso dovuto ad alimentazioni scorrette come ad esempio quando si praticano delle diete iperproteiche oppure con un numero eccessivo di carboidrati.
La condizione può tra l’altro peggiorare se si opta anche per stili di vita inadeguati tipo mancanza di attività fisica, oppure a seguito di un consumo eccessivo di alcool e tabacco. Inoltre, va sottolineato che la modifica strutturale del suddetto equilibrio della eubiosi in molti casi dipende anche dall’uso di farmaci specie se si tratta di quelli antibiotici. In tal senso alcuni medici sono concordi nel fatto che all’assunzione di questi medicinali vanno associate sostanze in grado di ripristinare la flora batterica messa a dura prova dagli eccipienti in essi contenuti. Da come si evince se nel corpo umano si verifica una sostanziale alterazione naturale del microbiota intestinale, di conseguenza le ripercussioni sull’organismo sono notevoli poiché gli elementi che lo regolano non sono più in grado di bypassare le sostanze tossiche che al contrario tendono ad accumularsi nel tratto intestinale.
A margine è dunque opportuno affidarsi ad un laboratorio di analisi specializzato ed in grado di verificare se è effettivamente presente la suddetta alterazione. Una volta ottenuta una conferma, il problema è risolvibile optando per l’integrazione di prodotti in grado di ripristinare il naturale equilibrio della flora intestinale e acquistabili sia nelle farmacie online che in quelle tradizionali.