Chi soffre di allergia molto spesso ne è consapevole, tuttavia non ha mai individuato in maniera precisa il responsabile dei suoi disagi. In linea generale, infatti, gli italiani che soffrono di questa condizione di disagio sono milioni: alcuni manifestano i sintomi in maniera leggera, come dei piccoli starnuti o dei semplici pruriti, altri invece ne subiscono conseguenze che possono incidere profondamente sullo stile di vita, creando in alcuni casi condizioni invalidanti che possono consistere in dermatiti o nei casi più gravi anche in crisi d’asma, pericolose se non adeguatamente trattate al primo sintomo con cortisonici o broncodilatatori, specie nei pazienti più fragili.
Chi soffre del secondo tipo di allergia, allora, deve rivolgersi ad un medico professionista, il quale sicuramente indirizzerà il paziente verso i test allergologici volti a diagnosticare il principale agente dannoso. Il test allergologico si svolge innanzitutto tramite un dialogo nel quale il paziente è invitato a esporre i suoi sintomi, i modi e i casi in cui si manifestano e la loro intensità. In questa fase, solitamente si indaga anche la vicinanza ad animali domestici e all’alimentazione. Tutto questo viene conservato in una scheda che servirà a guidare poi al passo successivo, ovvero l’effettuazione del test allergologico. Il laboratorio di analisi InterLab – con sede a Palermo – offre la possibilità di eseguire la ricerca di allergie su più di 400 tipi diversi di agenti allergici, alcuni molto rari e complessi che richiedono grande specializzazione. Il tutto avviene nel rispetto e nella sicurezza della gestione del paziente e dei suoi dati, sotto uno stretto controllo di qualità volto all’ottenimento dei migliori risultati e soddisfazione possibile.
I test allergologici possono essere cutanei o eseguiti tramite esame del sangue, con un piccolo prelievo: questo li rende adatti a qualsiasi età o altra condizione clinica senza rischi o fastidi eccessivi. Nel dettaglio, ecco come funzionano i test allergologici.
Test allergologici cutanei
Questo test avviene sulla pelle e può essere percutaneo e intracutaneo. Il test percutaneo prevede innanzitutto che il paziente porga l’avanbraccio, sul quale verrà poi segnato una piccola griglia che servirà a individuare l’agente allergico. Il medico pratica una piccola incisione sulla pelle sul quale applica poi vari agenti allergeni, in base all’anamnesi eseguita, valutandone la reazione: questa varia da un semplice gonfiore ad un moderato arrossamento, fino ad arrivare a una reazione allergica che può portare al prurito.
Nel test allergologico intracuteneo, l’incisione eseguita dal medico è più profonda e ha lo scopo di introdurre l’agente allergenico direttamente sotto la pelle: questo tipo di test viene condotto solitamente per indagare un tipo specifico di allergia vista la maggiore sensibilità, che può esporre anche a reazioni sistemiche.
Entrambi i test cutanei hanno il vantaggio di essere poco invasivi e fastidiosi, oltre a quello di avere dei risultati molto veloci, in meno di 20 minuti: a seguito dell’effetuazione del test, inoltre, è fondamentale eseguire un periodi di osservazione di qualche ora volto a scongiurare l’insorgenza di manifestazioni allergiche serie.
Test allergologico del sangue
Questo test è volto alla ricerca nel sangue degli anticorpi specifici di alcuni allergeni tramite un test chiamato RAST, che ricerca immunoglobuline E: un’elevata presenza di queste cellule conferma una reazione allergica in corso. A differenza degli esami svolti sulla pelle, l’esame del sangue per rintracciare eventuali allergie richiede alcuni giorni di lavorazione e deve essere poi analizzato dal medico che ha fatto la prescrizione, tuttavia è molto più preciso e affidabile.
Test di provocazione allergologica
Un test molto raro è quello che cerca di provocare nel paziente una reazione allergica, esponendolo direttamente all’agente sospettato: la reazione può anche essere severa e, per questo motivo, viene eseguito sotto stretto controllo medico in modo da evitare ogni complicazione pericolosa o grave per il paziente.