Quarantena e isolamento sono due termini entrati a far parte del nostro linguaggio quotidiano, come fase naturale per affrontare il contagio da Covid e contrastare la diffusione del Coronavirus.
Non è ancora del tutto chiaro per molti quale dei due termini utilizzare, a seconda delle situazioni in cui ci si trova. Quando si contrae il virus, si rimane in isolamento o in quarantena? Quando è corretto parlare di uno stato piuttosto che dell’altro?
Cerchiamo oggi di chiarire cosa viene consigliato dai medici per fronteggiare al meglio l’esposizione al Covid 19.
Isolamento e quarantena: quali sono le differenze?
Isolamento Covid
L’isolamento è richiesto quando il tampone faringeo da Covid 19 risulta positivo. La malattia è in corso e il rischio di contagio è molto alto. La persona affetta da Covid deve rimanere in casa, possibilmente da sola o isolata dal resto del gruppo familiare in una stanza, limitando del tutto i contatti con gli altri conviventi.
Dopo 10 giorni dall’inizio dell’isolamento, il contagiato deve effettuare un nuovo tampone per verificare lo stato della malattia. Se il tampone risultasse ancora positivo, deve continuare il suo isolamento per altri 7 giorni.
L’isolamento termina se il tampone finale risulta positivo o, in ogni caso, cessa naturalmente dopo 21 giorni dal suo inizio, poiché, dopo 3 settimane, la carica virale è comunque troppo bassa per causare nuovi contagi.
Quarantena Covid
La quarantena è un periodo di 14 giorni che deve osservare chiunque si qualifichi come contratto stretto Covid. Il contatto stretto è colui che è entrato a contatto con un paziente poi risultato positivo al Coronavirus: un collega di lavoro, un familiare o un amico incontrato nei 10 giorni precedenti dal suo tampone positivo.
Il contatto stretto non deve effettuare un tampone all’inizio della sua condizione di quarantena. Deve limitare i contatti con l’esterno, non recarsi a scuola, al lavoro o in altri luoghi pubblici. La quarantena cessa dopo 14 giorni, se non si sono manifestati sintomi correlati al Covid, o dopo 10 giorni previo tampone rapido negativo.