L’allergia alimentare altro non è che una condizione in cui il proprio sistema immunitario reagisce in una maniera a dir poco anomala rispetto al normale, producendo, in tal modo, anticorpi nei riguardi di alcune sostanze considerate del tutto dannose per il corpo umano. Si tratta, per cui, di una reazione del sistema immunitario ad un determinato alimento e ai suoi derivati, percepito molto nocivo dal proprio organismo: seppur piccola sia la quantità dell’alimento in questione, può essere davvero pericoloso.
Come riconoscere un’allergia alimentare?
Tutto ciò che c’è da sapere!
I sintomi principali dell’allergia alimentare possono essere molteplici e diversi tra loro, ma generalmente possono essere: formicolio, prurito al di sopra delle labbra, orticaria, gonfiore delle labbra, viso, lingua, gambe, difficoltà a respirare, dolore addominale con annesso gonfiore e crampi, nausea, febbre, diarrea, vomito e vertigini. Il modo più consono per prevenire una reazione allergica (per cui anche evitarla), è porre molta attenzione alle etichette di ogni alimento acquistato e conoscerne i derivati. Inoltre, se già si è stati vittima di una gravissima reazione allergica, è bene indossare un segno di simil riconoscimento per poter far intendere che si è intolleranti a quell’alimento se non si è in grado di comunicare. Quando si soffre di una grave allergia alimentare, il proprio sistema immunitario riconosce in modo errato un determinato alimento (o anche una sostanza presente in esso) come se fosse del vero e proprio veleno e per neutralizzarlo vi rilascia degli anticorpi (chiamati “immunoglobine E“, detti anche “IgE”). I sintomi dell’allergia alimentare vengono dati dal rilascio da parte del sistema immunitario, di “mediatori piuttosto chimici”, in risposta alla reazione scatenata dall’incontro nel proprio sistema immunitario degli anticorpi e gli allergeni.
Diagnosi di un’allergia alimentare
La descrizione dei sintomi che si hanno, la presenza di allergie alimentari nel proprio nucleo familiare ed anche un approfondito esame per poter escludere o prendere in considerazione altri problemi, potranno di certo essere di grande aiuto per il medico, così da avere una possibile diagnosi. Sarà poi indispensabile sottoporsi ai test delle allergie.
Nel Prick test la cute viene perforata da un ago di dimensioni medie, così da consentire la penetrazione assoluta dell’allergene, per cui, dopo un lasso di tempo pari a 20 minuti se si genera un piccolo ponfo rossastro attorno la zona interessata, vuol dire che il soggetto è allergico.
Il Rast Test, chiamato anche “radio-allergo-assorbimento”, altro non è che un esame specifico del sangue in grado di poter misurare la risposta da parte del sistema immunitario a degli specifici alimenti controllandone la quantità presente del sangue.
Il Prick by prick si basa essenzialmente sull’impiego in modo diretto dell’alimento ritenuto dal corpo nocivo. Inoltre, può essere proposta al paziente anche una specifica alimentazione incentrata sull’eliminazione di quel determinato alimento, che verrà poi reintrodotto dopo un po’ di tempo nella propria dieta dando, così, una possibilità al dottore di poter collegare la sintomatologia a degli specifici cibi o spezie. Insomma, al giorno d’oggi esistono molteplici modi per poter capire se si è intolleranti ad uno o più alimenti, di conseguenza anch’essi potranno essere sostituiti nella propria alimentazione, parlandone col proprio medico di base.