Analisi e esami gravidanza del primo trimestre
Interlab consiglia di effettuare sempre gli esami alle donne in gravidanza secondo le direttive del proprio medico di seguito alcuni degli esami di routine del primo trimestre.
Esami del sangue presso i laboratori interlab
Durante la prima visita vengono prescritte analisi del sangue obbligatorie:
esame del sangue per determinare il gruppo sanguigno ( A, B, AB, O) e il fattore Rh ( positivo o negativo).
test di Coombs per valutare eventuali incompatibilità tra la futura mamma e il feto. Se risulta positivo è necessario eseguire l’immunoprofilassi se si effettuano delle procedure invasive (per esempio l’amniocentesi) e al termine della gravidanza.
screening della sifilide o TPHA-VDLR. Se il test è positivo, un trattamento a base di penicillina può evitare conseguenze sul feto.
screening della rosolia e toxoplasmosi. In caso di immunità non acquisita per la toxoplasmosi, dovrai fare un esame del sangue ogni mese. Mentre per la rosolia sarà richiesto un esame al mese fino alla 18° settimana.
Altre analisi sono raccomandate ma non obbligatorie:
screening dell’HIV 1 e 2.
in alcuni casi, sono consigliati lo screening anemia per controllare la quantità di ferro, soprattutto quando la donna mangia poco o segue una dieta vegetariana o vegana. Se i livelli di emoglobina sono inferiori a 10,5 g/100 ml è da considerare la supplementazione con ferro se appropriata.
Sindrome di down: screening in gravidanza
I progressi tecnologici degli ultimi decenni hanno portato allo sviluppo deitest prenatali non invasivi, anche detti NIPT. Questi sono rappresentati dalla ricerca delle cellule e del DNA fetale nel sangue materno. La diffusione, soprattutto nell’ultimo decennio, dei NIPT ha portato il Ministero della Salute nel 2015 alla definizione delle “Linee guida per lo screening prenatale non invasivo basato sul DNA”. Queste linee guida dicono che “Lo screening prenatale non invasivo non è un test diagnostico. Il test verifica la possibilità che il feto sia affetto dalle più comuni aneuploidie. I NIPT definiscono, su base probabilistica, la presenza nel feto di una specifica patologia indagata”.
Questi screening dunque ricercano ed analizzano il DNA libero presente nel sangue materno a partire dalla decima settimana di gravidanza.
Esami delle urine
- Esami per verificare la funzionalità dei reni
- Urinocoltura per eventuale infezione delle vie urinarie.
In gravidanza, infatti, bisogna stare attenti ad una condizione chiamata “batteriuria asintomatica”, caratterizzata dalla presenza di batteri nelle urine in assenza di sintomi.
Se scoperta in gravidanza è importante iniziare una terapia antibiotica adeguata perché se non trattata può portare a patologie del rene della mamma (pielonefrite) e ad un maggiore rischio di basso peso alla nascita del bambino e di parto pre-termine.
esami di gravidanza secondo trimestre
Esami del sangue
Lo screening del diabete (curva da carico di glucosio) è consigliato alle donne a rischio di diabete in gravidanza. In base ai fattori di rischio può essere fatto in due momenti della gravidanza.
Lo screening del diabete viene fatto a 16-18 settimane se:
- sei affetta da una grave obesità (BMI ≥30 kg/m2);
- hai avuto il diabete gestazionale in una precedente gravidanza;
- hai una glicemia a digiuno alterata, all’inizio della gravidanza o precedentemente.
Invece lo screening viene fatto a 24-28 settimane se:
- hai un familiare di primo grado affetto da diabete;
- il tuo bimbo nella gravidanza precedente era molto grande (macrosomia fetale);
- sei sovrappeso o obesa (BMI ≥25 kg/m2);
- hai più di 35 anni;
- appartieni ad etnie a elevato rischio (Asia meridionale, Medio Oriente, Caraibi).
In questo trimestre si ripetono gli esami della toxoplasmosi e rosolia se non sei immunizzata.