ESAME DEL PSA
(ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO)
Il riscontro di un valore elevato del PSA può essere indicatore di carcinoma prostatico, ma anche di altre patologie benigne come una prostatite (infiammazione della prostata) o un traumatismo o lo stesso ingrossamento benigno della prostata.
In definitiva, se si rileva un valore del PSA al di sopra del normale, sarà il medico a provvedere a un semplice monitoraggio nel tempo (rivalutare il PSA a intervalli di tempo ravvicinati) o all’eventuale richiesta di esami più approfonditi.
PSA Falsi Positivi
Per evitare falsi positivi si consiglia di astenersi da un’intensa attività fisica o sessuale nelle 48 ore precedenti all’esame, perché entrambe queste condizioni potrebbero innalzare i livelli del PSA nel sangue. L’esame deve essere svolto almeno una settimana dopo un’eventuale esplorazione rettale e sei settimane dopo un’eventuale biopsia della prostata.
Alcuni farmaci o prodotti di erboristeria per la cura della prostata possono mascherare livelli alterati di PSA, per cui è importante segnalare al medico la loro eventuale assunzione.
Cos’è l’esame PSA?
PSA (dall’inglese Prostate-Specific Antigen, ovvero antigene prostatico specifico) è una proteina prodotta dalle cellule della ghiandola prostatica. L’esame ne misura i livelli nel sangue.
Per questo esame un campione di sangue viene mandato a un laboratorio di analisi e i risultati di solito vengono espressi in nanogrammi di PSA per millilitro (ng/mL) di sangue.
Livelli ematici della molecola sono spesso elevati negli individui con cancro prostatico.
- L’esame è stato originariamente approvato dalla FDA (l’equivalente del nostro Ministero della Salute negli USA) nel 1986 per monitorare l’evoluzione della malattia in soggetti con diagnosi di tumore.
- Nel 1994 la FDA ha approvato l’impiego dell’esame PSA in associazione all’esplorazione rettale digitale come test per il cancro prostatico in soggetti asintomatici. Individui con sintomi riferibili alla prostata spesso vengono sottoposti all’esame PSA, come ausilio al medico per capire la natura del problema.
Oltre al cancro prostatico, varie condizioni di natura benigna (non cancerosa) possono far aumentare i livelli, le condizioni prostatiche benigne più frequenti che causano un innalzamento dei livelli di PSA sono
- le prostatiti (infiammazioni della prostata)
- e l’ipertrofia (o iperplasia) prostatica benigna (un ingrossamento della prostata).
Anche per questa ragione ad oggi l’esame non è più considerato un marcatore tumorale, si parla invece di indicatore della salute prostatica; il PSA è infatti un antigene tessuto-specifico e non tumore-specifico, questo significa che la produzione avviene anche in assenza di tumore e questo condurre a diagnosticare e trattare forme tumorali poco significative.
Non ci sono prove che la prostatite o l’ipertrofia prostatica benigna favoriscano la formazione del cancro prostatico, ma è possibile che un soggetto con una o ambedue le condizioni sviluppi anche il tumore; il grande dibattito attorno a questo esame è che uno screening massivo della popolazione permetterebbe una diagnosi più precoce di molti casi di tumore, ma al prezzo di una diffusa sovra-diagnosi e relativo sovra-trattamento, con impatti economici ed emotivi non indifferenti per Sistema Sanitario, pazienti e famigliari.
Esame PSA i valori normali
In passato quasi tutti i medici consideravano normali valori di PSA uguali o inferiori a 4,0 ng/mL, quindi la biopsia della prostata per la ricerca del cancro prostatico sarebbe stata indicata in un soggetto con valori sopra 4,0 ng/mL.
A complicare la situazione ricordiamo poi che non c’è unanimità sul limite superiore di normalità, per esempio
- il NHS inglese individua il valore 3.0 ng/ml,
- l’Humanitas fissa limiti proporzionali all’età
- 40-49 anni: 2.5 ng/mL,
- 50-59 anni: 3.5 ng/mL,
- 60-69 anni: 4.5 ng/mL,
- 70-79 anni: 6.5 ng/mL.
- così come la facoltà di medicina dell’Università di Havard.
Studi più recenti hanno mostrato che
- alcuni soggetti con livelli di PSA inferiori a 4,0 ng/mL hanno sviluppato tumore,
- come pure molti individui con valori maggiori non hanno in realtà il cancro.
Vari fattori possono determinare fluttuazioni dei valori circolanti, per esempio il livello spesso aumenta in individui colpiti da prostatite o da un’infezione del tratto urinario. Anche le biopsie e la chirurgia prostatiche aumentano i livelli. Al contrario, alcuni farmaci (tra cui finasteride e dutasteride, impiegati nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna) diminuiscono i livelli e quindi i pazienti in terapia richiedono interpretazioni che tengano ne conto.
Il dosaggio del PSA può anche in qualche misura variare tra laboratori.
Un’ulteriore complicazione è che gli studi per stabilire i limiti di normalità sono stati condotti prevalentemente in gruppi di soggetti caucasici. Benché gli esperti abbiano opinioni diverse, non esiste un consenso generale sulla soglia ottimale di PSA a cui raccomandare la biopsia prostatica, qualunque sia il gruppo etnico di appartenenza del soggetto.
In generale, comunque, maggiore il livello di PSA di un individuo, maggiore è la probabilità che abbia il cancro prostatico. In aggiunta, anche il continuo incremento nel tempo dei livelli di PSA può essere segno di cancro prostatico.
Dopo una prostatectomia radicale (rimozione chirurgica della prostata) i valori devono azzerarsi (risultato inferiore a 0.2 ng/ml) nell’arco di circa un mese e tale deve rimanere.
Preparazione
- Sarà necessario evitare eiaculazioni nelle 24-48 ore precedenti la raccolta del campione, perché possono essere associate a livelli di PSA aumentati.
- È consigliabile astenersi da un’intensa attività fisica nei due giorni che precedono l’esame.
- Eventuali infezioni delle vie urinarie potrebbero influire sul risultato.
- Il campione dovrà essere prelevato prima che il medico esegua l’esplorazione rettale digitale (ERD) e prima (o a distanza di parecchie settimane) di una biopsia prostatica; ambedue le condizioni possono far salire i valori.
Esame PSA i Benefici
L’analisi del PSA può aiutare a intercettare il cancro prostatico in uno stadio precoce. Il cancro è più facile da trattare ed è più probabile riuscire a curarlo se viene diagnosticato al suo inizio.